Le imprese culturali – Sono imprese culturali e creative le imprese o i soggetti che:
svolgono attività stabile e continuativa, con sede in Italia o in uno degli Stati membri
dell’Unione europea o in uno degli Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio economico
europeo, purché siano soggetti passivi di imposta in Italia, che hanno quale oggetto sociale, in via esclusiva o prevalente, l’ideazione, la creazione,
la produzione, lo sviluppo, la diffusione, la conservazione, la ricerca e la valorizzazione o
la gestione di prodotti culturali, intesi quali beni, servizi e opere dell’ingegno inerenti
alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, alle arti applicate, allo spettacolo dal vivo,
alla cinematografia e all’audiovisivo, agli archivi, alle biblioteche e ai musei nonché al
patrimonio culturale e ai processi di innovazione ad esso collegati.
Il nuovo credito di imposta – Alle imprese culturali e creative come sopra individuate, è
riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 30% dei costi sostenuti per attività di
sviluppo, produzione e promozione di prodotti e servizi culturali e creativi;
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Utilizzo esclusivamente in compensazione – Ritornando al credito di imposta, è opportuno precisare che lo stesso non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini IRAP, non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del T.U.I.R. ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione. Un’ulteriore decreto, del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il Ministro dello sviluppo economico, rispetto a quello già citato, sarà da adottare entro novanta giorni dall’entrata in vigore della Legge di bilancio, con riferimento, in particolare, al monitoraggio e al rispetto dei limiti di spesa iv indicati, alle tipologie di spesa ammissibili, alle procedure per l’ammissione al beneficio, ai limiti massimi della spesa ammissibile, ai criteri per la verifica e l’accertamento dell’effettività delle spese sostenute, ai criteri relativi al cumulo con altre agevolazioni aventi ad oggetto gli stessi costi, alle cause di decadenza e revoca del beneficio nonché alle procedure di recupero nei casi di utilizzo illegittimo del credito d’imposta.