Spesso si crede che per creare un marchio per la propria azienda basti possedere un pc, saper usare paint ed avere un po’ di creatività: nulla di più sbagliato. La creazione del logo è un lavoro complesso, che richiedere uno studio accurato e molto lavoro.
1. Riponete il vostro gusto personale nel cassetto
Un errore molto comune quando si vuole creare un marchio, ancor di più quando si tratta del proprio, è farsi condizionare dal proprio gusto: ciò non deve accadere. Il logo di un’azienda deve veicolare i valori del brand… e non le proprie preferenze. Facciamo un esempio: se io amo il colore rosa ma la mia attività è quella di un ufficio contabile, oppure se amo i font calligrafici molto barocchi però sono titolare di un lounge bar dallo stile minimal, difficilmente il logo potrà ricalcare le mie preferenze cromatiche e stilistiche. E di conseguenza…
2. I colori hanno un significato e non possono essere scelti a caso.
Quando nella creazione del marchio si arriva alla fase della scelta del colore, questa non è presa solo in base al senso estetico, poiché è scientificamente provato che ogni colore produce una sensazione specifica nella mente umana. Alcuni esempi che ritroviamo nella quotidianità sono sotto gli occhi di tutti. Nell’ambito ospedaliero e farmacistico il colore che va per la maggiore è il verde, poiché dona alla mente una sensazione di rilassatezza e tranquillità, mentre il colore rosso, che ricorda il sangue, è spesso associato a concetti di violenza, furore o di passione. Vi sfido a trovare una sala operatoria le cui pareti sono tinte di rosso! E così via: il blu trasmette fiducia, sicurezza e rappresenta quindi il color tradizione e dell’istituzionalità, il viola invece spiritualità e mistero ed è spesso associato ai defunti ecc.
3. Cercate di usare parti iconografiche non troppo figurative
Le parti iconografiche (o logo) dovranno trasmettere immediatamente i valori del vostro brand, ma dovranno farlo attraverso processi inconsci e con più livelli di decodifica: è per questo che loghi astratti funzionano spesso meglio di quelli troppo figurativi. Se non credete a me, credete ai grandi brand mondiali.
Nike: la parte iconografica è UNA LINEA!
Adidas: 3 linee
Microsoft: 4 quadrati
McDonald’s: 2 archi gialli
E potrei farvi altri centinaia di esempi. E’ dimostrato che la memorizzazione di un marchio è più forte se questo ci trasmette concetti più inconsci e sfumati invece di un disegno che può trasmetterci solo e esclusivamente quello che è! Se proprio non potete fare a meno di creare una parte iconografica che viri verso l’iconografica almeno cercate di stilizzarla il più possibile, di far si che possa avere almeno un paio di livelli di decodifica.
4. Gli effetti grafici anni ‘90 sono del tutto controproducenti
C’è stato un periodo, soprattutto negli anni ’90, in cui abbondavano effetti alquanto discutibili come sfumature, ombre, bagliori orridi, effetti 3D stile WordArt e molti altri. Diffidate dall’uso di certe oscenità, per una serie di motivi sia di carattere estetico che funzionale. Oltre al fatto che la grafica sta procedendo tutta verso il concetto di “Flat”, e ce lo dimostrano i tantissimi restyling dei marchi più celebri come Google, Apple o eBay, evitare effetti troppo complessi ci renderà la vita più semplice anche nell’utilizzo del marchio su qualunque supporto realizzeremo in futuro. Stampare su un biglietto da visita o stampare su un pannello di pvc richiede processi di stampa spesso del tutto diversi, di conseguenza non riusciremo mai a prevedere la reale qualità del prodotto finale se il nostro logo è troppo complesso! Meno variabili ci sono, meglio è. Non bisogna neanche sottovalutare il fattore economico: di più colori o effetti sarà composto il nostro marchio, più spenderemo in fase di stampa dei nostri supporti!
5. Il marchio è uno e uno solo!
A meno che non siate Adidas o CocaCola, ricordate che il marchio è UNO SOLO! Avere 3 o 4 loghi diversi è indice di poca professionalità e soffrirete di poca riconoscibilità. Scordatevi di realizzare il logo per l’estate, per Natale o altre follie simili. Potete al massimo modificare il marchio che avete aggiungendo qualche elemento distintivo come un cappello natalizio, senza però dimenticarlo fino a Aprile! In quel caso la vostra azienda sembrerà abbandonata e sarà controproducente. Un marchio può differenziarsi del tutto da quello principale solo se fa capo a linee differenti, come fa per esempio Adidas con la linea classica e quella Vintage.
6. Utilizzare font con un’identità… ma che siano leggibili!
Avere un marchio con una forte identità è molto importante, anche per quanto riguarda il font utilizzato… ma MAI a discapito della leggibilità. La funzionalità deve essere sempre messa prima di qualunque velleità estetica: se abbiamo un font molto bello, ma che ci crea dei problemi di leggibilità del Naming del nostro brand… beh, dobbiamo cambiarlo!
7. Un logo professionale è creato con programmi vettoriali
Bisogna essere molto chiari su questo punto: Photoshop o Gimp sono programmi di FOTORITOCCO e, per quanto versatili siano e quindi ci permettano di creare dei loghi, non devono essere usati per la creazione di loghi. Per crearne uno professionale va utilizzato un programma di grafica VETTORIALE (vedi Illustrator di Adobe)! Per capire il motivo dobbiamo spiegare la differenza tra grafica Raster e grafica Vettoriale: la prima si basa sul concetto di Risoluzione, ogni immagine è composta da una griglia di pixel che, zoomati, perdono risoluzione creando il famigerato effetto “sgranato”, mentre la seconda si basa su forme geometriche create da vettori e quindi, anche se zoomate a dismisura, non perderanno mai la loro risoluzione.
8. Cercate un’identità precisa
Prima di mettervi a lavoro chiarite con voi stessi l’obiettivo che volete raggiungere. Individuate l’identità che volete esprimere attraverso la vostra creazione, magari aiutandovi con degli schizzi fatti a matita, ed evitate di andare a tentativi. Una volta individuata la mission che dovrà trasmettere il vostro logo sarà tutto più semplice, eviterete di realizzare proposte non coerenti tra loro o magari del tutto fuori target.
9. Il vostro logo deve essere unico
E’ fondamentale che il logo sia unico, che si distingua dagli altri. Imitare loghi già visti è inutile, oltre che ad incorrere in problematiche di natura legale, rischierete di fare una bruttissima figura se qualcuno dovesse farvelo notare. Copiare no, ma prendere ispirazione può essere un ottimo spunto se non si hanno idee o se si hanno dei dubbi.
Ottimo articolo!! il problema è che non è facile trovare idee
Buon articolo, esaustivo, preciso e chiaro!!